Classe IV M - Liceo Musicale "Pisacane" di Sapri
Anno scolastico 2022/2023
Musica Vocale
A cura di: Armetano Gianfrancesco, Barrese Gianmichele, Caminiti Riccardo, Sampogna Mario
La Musica Liturgica Vocale è la musica sacra composta per essere eseguita durante le celebrazioni religiose. È una forma d'arte che ha una lunga e ricca tradizione nella storia della Chiesa e ha svolto un ruolo importante nell'espressione della fede dei cristiani. Inoltre, la Musica Liturgica Vocale ha lo scopo di elevare i fedeli nella preghiera, incoraggiare la partecipazione attiva e facilitare la comunicazione con Dio. Essa viene eseguita da cori, solisti o tutti i presenti durante le celebrazioni liturgiche, tra cui la Messa, le Vespri e le celebrazioni speciali come il Natale e la Pasqua.
La Musica Liturgica Vocale può assumere molte forme diverse, tra cui canti gregoriani (una tradizione liturgica monodica), canti polifonici (che includono armonie e più parti vocali), canti popolari e contemporanei. Indipendentemente dal tipo, ciò che conta è che la musica sia appropriata al contesto liturgico e che i testi dei canti siano in linea con la dottrina della Chiesa.
In sintesi, la Musica Liturgica Vocale è un patrimonio importante della tradizione liturgica della Chiesa e rappresenta un'importante forma di preghiera e di espressione della propria fede.
Johann Sebastian Bach è uno dei più grandi compositori di tutti i tempi, ampiamente considerato il padre della musica barocca. La sua musica vocale è particolarmente notevole per la sua complessità compositiva e la profondità espressiva.
Bach ha scritto una vasta gamma di opere vocali, tra cui cantate, oratori, messe, passioni e motetti. Tra le sue opere vocali più famose si possono citare la Passione secondo Matteo, la Messa in Si minore, la cantata Herz und Mund und Tat und Leben (BWV 147) e il motetto Jesu, meine Freude (BWV 227).
Bach ha anche avuto una grande influenza sulla composizione di musica vocale in generale, poiché ha ampliato notevolmente il linguaggio musicale e ha introdotto nuove tecniche compositive che hanno influenzato molti compositori successivi.
In sintesi, la musica vocale di Bach è uno dei più importanti e complessi contributi alla musica classica. La sua abilità compositiva, insieme alla sua conoscenza della teologia e della poesia, gli ha permesso di creare opere che sono espressioni del profondo spirito religioso e della creatività umana.
Le opere vocali di Bach sono caratterizzate da una grande varietà di stili e forme, dalla semplice melodia gregoriana della Passione secondo Matteo alle armonie complesse e al contrappunto della Messa in Si minore. La sua capacità di unire la musica e il testo in modo da esprimere emozioni e idee profonde rende la sua musica vocale straordinariamente espressiva e coinvolgente.
La Passione secondo Matteo di Bach, recuperata dall'oblio grazie all'iniziativa di Zelter e Mendelssohn, è diventata l'opera di Bach più amata e celebrata. La sua forza espressiva e la chiara corrispondenza tra testo e musica fanno emergere le emozioni umane dei personaggi, creando una sorta di dramma barocco. La Passione secondo Matteo è stata spesso definita "teatrale" e può essere considerata un'occasione di meditazione sui sentimenti umani che il racconto sacro lascia relativamente ai margini.
La Passione secondo Matteo di Bach si distingue per il suo rovesciamento di prospettiva nella tradizionale narrazione della storia sacra. La vicenda si concentra sulla componente umana dell'ingiuria, piuttosto che sulla dimensione teologica del sacrificio. La Passione rappresenta la storia di un Dio indebolito e deriso, che chiede di essere salvato dal cuore stesso dei fedeli davanti ai quali si immola. La pietà è la virtù redentrice che segue alla meraviglia per questo Dio dei naufraghi che non salva se stesso dalla Croce. Bach si rifà alla tradizione protestante che fa del cuore del fedele il luogo in cui Dio deve essere salvaguardato e della musica fa l'esempio della comunicazione "da cuore a cuore", come appunto vuole essere la Passione secondo Matteo.
Le Passioni di Bach
Bach utilizzò mezzi musicali e letterari simili per le sue Passionsmusiken, di cui cinque sono state tramandate. La Passione secondo Matteo BWV 244 venne rielaborata più volte e prevede un doppio coro, mentre la Passione secondo Giovanni BWV 245 è integrale con significative varianti. Le altre tre sono riutilizzate da Bach per altre Cantate o considerate apocrife. Bach sembra voler semplificare i mezzi espressivi e dare maggiore plasticità espressiva al tessuto musicale nel suo insieme.
L'Evangelista è importante non solo per narrare gli eventi e introdurre i personaggi, ma anche per anticipare la meditazione e il commento delle arie. La sua guida sposta l'immedesimazione della musica dalla ricostruzione operistica dei personaggi a una mediazione che offre ai fedeli la chiave per cogliere il senso della Passione. Il racconto di Matteo annuncia lentamente il martirio di Cristo, richiedendo un potenziamento del carattere espressivo della musica e degli interventi di meditazione attraverso arie e cori su testi madrigalistici scelti con attenzione da Bach.
Il testo e i personaggi
Il testo della Passione secondo Matteo, preparato da Picander, si basa sulla trama evangelica e sulla rielaborazione di altre fonti della poesia madrigalistica tradizionalmente usata negli oratori di Passione. Bach introduce il supporto drammatico grazie all'uso del doppio coro, inserendo un elevato numero di personaggi e rappresentando la Figlia di Sion come allegoria dell'umanità pentita e sgomenta davanti al martirio di Gesù. Questo approccio conferisce una maggiore consistenza drammaturgica e offre spazio per alcune efficaci pause di meditazione durante il racconto.
L'Evangelista e Gesù
Il recitativo nella Passione secondo Matteo di Bach presenta molte voci e varietà di declamazione, con l'Evangelista che utilizza intervalli ampi e l'arioso per esprimersi. La voce di Gesù, invece, è sempre accompagnata da accordi o figure degli archi per rafforzare la sua natura divina. Bach utilizza la forma libera del recitativo per trasferire le scene della Passione in una dimensione simbolica e universale, come nella scena dell'ultima cena o del primo interrogatorio di Gesù. Nel momento della crocifissione, la scelta del recitativo secco intensifica l'atmosfera religiosa e drammatica dell'opera.
I cori
Il coro ha un ruolo importante nella Passione secondo Matteo di Bach, sostenendo l'impatto emotivo o sospendendo la tensione. La turba interviene con brevi passaggi, spesso descritti attraverso un contrappunto convulso. Il doppio coro consente una scrittura dialogica complessa, estesa anche ai brani per un solo coro o con le voci soliste. Il tema del corale "O Haupt voli Blut und Wunden" guida la scena della Crocifissione e altri momenti della Passione.
Il prologo
Il prologo per doppio coro "Kommt, ihr Töchter" rappresenta il momento di più alta concentrazione della scrittura bachiana nella Passione secondo Matteo. Questo prologo rivela l'atteggiamento religioso di tutto il lavoro, con una tensione verso i sentimenti di colpa e di pietà. Contrariamente alla Passione secondo Giovanni, che ha una natura più schiettamente tragica, nella Passione secondo Matteo la prospettiva viene spostata sulla resurrezione, con la Figlia di Sion che trova rimedio alla necessità del sacrificio e riafferma la potenza del volere divino. Il carattere del coro fornisce un orientamento spirituale che si distingue dal decorso drammatico degli episodi successivi. Inoltre, l'impostazione data da Bach alla pagina di apertura influenza la flessuosa cantabilità delle arie e la scrittura di molte pagine corali della Passione.
Nel prologo di un'opera musicale, il coro rappresenta la Figlia di Sion che invita le compagne alla contemplazione del sacrificio e alla pietà. Il secondo coro rappresenta l'angoscia di una folla senza punti di riferimento. In seguito, la Figlia di Sion appare nei momenti di maggiore pietà per la Passione di Cristo. La voce degli angeli, eseguita da un coro di voci bianche, intona un corale che rappresenta la guida della fede che conosce la verità e prefigura la resurrezione di Gesù. Le voci bianche sembrano offrire una guida "esterna" per alimentare la speranza dei protagonisti della Passione che si perdono nella dialettica dell'umiliazione e della pietà. L'orchestra arricchisce la struttura polifonica del coro iniziale.
Le arie
Le arie della Passione secondo Matteo si basano sui sentimenti di colpa, pietà e speranza e sono enfatizzate dal prosciugamento dell'orchestra o dal dialogo con alcuni strumenti obbligati. La vocalità dei pezzi solistici è melodrammatica e semplice, adeguata alla lettura del testo sacro. Le arie si subordinano alla guida offerta dai testi madrigalistici.